La pergamena più antica conservata presso l’archivio comunale di Bosco Gurin è datata del 10 maggio 1253 e documenta la consacrazione della prima chiesa-ospizio dedicata ai santi Giacomo e Cristoforo, rispettivamente venerati come apostolo pellegrino e santo protettore dei viandanti. La prima chiesetta si trovava su una delle numerose vie di pellegrinaggio verso Santiago de Compostela.
Nel corso del ‘400, una delle numerose valanghe distrusse una parte del villaggio e la chiesetta. La pergamena del 1464 testimonia della consacrazione della nuova chiesa, quella attuale, sempre dedicata ai santi Giacomo e Cristoforo, eretta però sull’altura al riparo dalle valanghe.
Nel corso della sua storia, la chiesa subì diverse trasformazioni e ampliamenti, non da ultimo grazie alla costruzione di muri di sostegno per il terrazzamento, che permisero di ricavare ulteriore spazio edificabile. L’anno 1581, inciso sull’architrave, corrisponde verosimilmente al periodo in cui la navata centrale venne allungata e vennero eseguiti altri lavori di ristrutturazione.
Nel 1746 si concluse la costruzione dell’ossario antistante la chiesa e 33 anni più tardi (1779) venne costruito il campanile, che fu poi ulteriormente rialzato.
Risale al 1842, invece, la costruzione del coro poligonale con l’altare principale. Seguirono successivi restauri.
Nella chiesa è conservata la reliquia di un santo martire proveniente dalle catacombe di Roma, a cui fu dato nome San Teodoro. Nel 1686 ne fece dono alla parrocchia Johannes Albini, padre di Joachim Albini, un alto prelato gurinese, Abate di Engelberg dal 1694 al 1724. Fino agli anni Ottanta, il Santo veniva portato in processione in occasione della festa patronale.
L’organo della Chiesa parrocchiale fu costruito nel 1734 da Felix Carlen,di Reckingen (VS) ed è il più antico della Vallemaggia.