La Chiesa Parrocchiale sorge nella piazza principale del paese, nella frazione "Gésa".
É di origini antiche, le sue fondamenta risalgono al 1250 e la sua consacrazione avvenne nel 1313.
L'edificio subì nel corso dei secoli diverse trasformazioni: la più radicale fu la formazione delle tre navate, sovrastate da una volta a crociera, collocabile sul finire del XVI secolo. La navata centrale, rialzata nel 1857, trova il suo culmine nella zona del presbiterio sormontato da una cupola e da una volta a botte lunettata, mentre le due navate laterali terminano con le rispettive cappelle: una dedicata alla Madonna del Carmine (a destra) e l'altra dedicata a San Carlo Borromeo (a sinistra).
La cappella della Madonna del Carmine, decorata a stucco nel Seicento, conserva un paliotto in scagliola e richiama alla vista prettamente lo stile barocco dell'epoca; in una nicchia posta in posizione centrale e sopraelevata fa bella mostra la statua della Vergine, affiancata in due nicchie minori laterali da Santa Caterina d'Alessandria e Sant'Agata.
La cappella di San Carlo Borromeo, dalle linee ben più semplici ed austere, è composta da un altare in stucco e scagliola; nella nicchia centrale è presente la statua del Santo.
Il campanile è del 1527, fu rialzato verso la metà dell'Ottocento e dotato di un concerto di tre campane nel 1857. Nel luglio del 2021, grazie ad un lascito della defunta Daniela Papina-Ramazzina, il concerto è stato ampliato da tre a cinque campane con l'aggiunta di due nuovi bronzi.
Nel corso degli anni '70 la chiesa è stata oggetto di un radicale restauro che le ha conferito l'aspetto moderno che possiamo ammirare tutt'ora, con un innovativo concetto di valorizzazione degli spazi interni e la posa del nuovo arredo liturgico in linea con quanto emanato a seguito del Concilio Vaticano II.
Nel 1983 viene dotata dell'imponente organo a canne Anselmi-Tamburini, il più grande della valle.