Parrocchie
della Vallemaggia

Il campanile

Nel resoconto della visita pastorale dei 1578 compare un primo cenno al campanile: "al campanile si faccia l'uscio". Due brevi descrizioni risalgono invece al 1669: "Campanile vicino al lato settentrionale della chiesa, a base quadrata, con due campane benedette, sufficienti per il popolo" e rispettivamente al 1683: "presso il cimitero (sul sagrato), è quadrato, abbastanza alto con suo tetto non acuminato; ha due campane udibili in tutto l'abitato". G. Buetti nelle sue "Note storiche religiose" (1906) scrive: "Pare che la torre abbia subito due rialzi, uno nel 1753 e un altro nel 1789". Però per nessuna delle due date compaiono le corrispondenti spese nei libri dei conti della chiesa. D'altra parte all'altezza degli attuali quadranti dell'orologio si può notare, sui lati nord-est e sud-ovest, la presenza di bifore ora murate e pure nei due ripiani sottostanti, sui quattro lati della torre, aperture ad arco, anche queste ora tamponate. Un'analisi della muratura interna rende accettabile l'ipotesi di un innalzamento della torre ad iniziare dall'attuale cornicione in sasso alla base della cella campanaria. A questo intervento potrebbe far riferimento la data, 1780, incisa su una pietra collocata al centro del quadrante dell'orologio. La stessa data potrebbe però anche riferirsi all'installazione di un orologio. Anche la collocazione della scritta riferita a Giuseppe Lanotti -1789- può fare pensare all'esistenza, già allora, del quadrante. Un disegno ad inchiostro del 1812, di H. C. Escher von der Linth, consente di ritenere che all'inizio del 19° secolo il campanile avesse l'aspetto attuale.

L'iscrizione sotto il quadrante dell'orologio (sul lato verso il paese): "Non foenere non alieno sed proprio Joseph Lanotti aere confectum sed opus et impensa perit - anno 1789" (Non con denaro in prestito o d'altri ma con il proprio Giuseppe Lanotti fuse campane ma sia l'opera che il sacrificio andarono persi - anno 1789) sembra appunto far riferimento a difficoltà incontrate dal Lanotti con la fusione di campane. La campana sul lato del campanile rivolto verso la chiesa reca l'iscrizione: "1779 - Comerius fecit". La fusione della campana maggiore avvenne nel 1866 da parte di Felice Bizzozzero di Varese e quella delle altre tre ebbe luogo nel 1850, a Locarno, da parte dei fratelli Barigozzi; per esse l'assemblea comunale aveva votato un credito di 9000 lire.

Importanti lavori riguardanti sia l'apparato di sostegno che il sistema di comando del suono delle campane ebbero luogo nel 1967, nel 1975 e ancora nel 1996/97. L'orologio sul campanile c'era certamente già all'inizio dell'Ottocento come si può dedurre dal già citato disegno di H. C. Escher von der Linth nonché da risoluzioni della Municipalità (ad esempio nel 1813: "Giustare l'orologio sul campanile; spesa L. 15 cantonali"). Nel 1851, come risulta dal capitolato dei lavori sul campanile, si procedette a "ristorare la mostra deI orologio dalla parte di fora cioue ristabilire e fare i suoi segni come prima". L'orologio in funzione ancora oggi risale al 1917; fu donato al Comune da Maddalena Perinoni. Nel 1999, un ampio intervento ha visto la sistemazione della croce cuspidale e dei quadranti in metallo dell'orologio, il rifacimento degli intonaci della cella campanaria e alla base della lanterna e pure il restauro dei dipinti che ornano i due quadranti.